L’utilizzo del POSI nei Servizi per l’Infanzia: un’osservazione analitica e una progettazione adeguata come potenziamento dello sviluppo dei bambini.
Il presente progetto di ricerca si pone come obiettivo la sperimentazione su larga scala del POSI (acronimo stante per Progettazione e Osservazione nei Servizi per l’Infanzia), uno strumento rivolto a educatori ed insegnanti dei servizi per l’età prescolare, che mira a supportare l’osservazione e la comprensione dello sviluppo tipico e atipico del bambino e dei suoi processi di apprendimento e partecipazione, con il fine ultimo di progettare in modo mirato e appropriato attività educative e didattiche funzionali per il gruppo classe e, al tempo stesso, per il singolo.
Nello specifico il progetto si propone di valutare l’impatto di una ri-progettazione adeguata, conseguente all’utilizzo dello strumento POSI, sul potenziamento di competenze e abilità che si sono rivelate non adeguatamente sviluppate nella fase di osservazione. Si intende, dunque, esaminare la qualità e la quantità dei comportamenti problema che è possibile mappare nella prima e nella seconda infanzia grazie all’impiego dello strumento in questione e, in particolar modo, indagare come interventi mirati di progettazione possano influire sul ripetersi di questi.
Inoltre, si vuole verificare quanto l’utilizzo dello strumento in questione consenta a educatori ed insegnanti di divenire maggiormente competenti nella pratica dell’osservazione analitica dei vari ambiti di sviluppo del bambino, la quale costituisce il fondamento per una progettazione efficace e funzionale ai bisogni del singolo, della classe e del soggetto con BES, in un’ottica inclusiva.
La sperimentazione sarà condotta in strutture dedicate alla fascia di età 0-6 anni. Dopo una fase di formazione sull’uso dello strumento POSI, educatori e insegnanti effettueranno una prima osservazione (T0) dello sviluppo dei bambini e del contesto, utilizzata come base per la pianificazione di interventi educativi appropriati. Successivamente, verrà condotta una seconda osservazione (T1) per valutare l’evoluzione dello sviluppo e, se necessario, per ricalibrare l’intervento ed una terza osservazione (T2) che consentirà di stabilire l’efficacia dell’intervento, valutando se le difficoltà inizialmente individuate persistano o meno.
Con tale progetto si mira, dunque, a stabilire una relazione tra il sistema circolare di osservazione-valutazione-progettazione ed uno sviluppo ottimale del bambino.